Home - Senza categoria - JOINT VENTURE CON SANGES PER GESTIRE LE ATTIVITA’ DEI PASSEGGERI. NUOVI CLIENTI IN ARRIVO. BARONCINI PLAUDE E AVVIA LA RISCOSSA DEL PORTO SICILIANO

JOINT VENTURE CON SANGES PER GESTIRE LE ATTIVITA’ DEI PASSEGGERI. NUOVI CLIENTI IN ARRIVO. BARONCINI PLAUDE E AVVIA LA RISCOSSA DEL PORTO SICILIANO

Posted on 14 maggio 2015 in Senza categoria

31/10/06 

Parte da un’alleanza sull’asse Nord-Sud il rilancio di Trapani. A cominciare dalle crociere.
Costituita a maggio, Trapani Cruises Srl – una joint venture paritetica fra Hugo Trumpy di Genova e la locale agenzia Riccardo Sanges – ha operato in sordina, ma gia’ cogliendo importanti risultati.
La nuova societa’ aveva vinto la gara per la concessione emanata dall’Autorita’ Portuale, ed ora gestisce il terminal per 5 anni; un periodo di avviamento che permette gia’ obiettivi ambiziosi.
“Nel settembre 2006 abbiamo avuto le prime navi in banchina: Wind Star, Hebridean Spirit, Swan Hellenic, Sea Cloud, Island Sky e quelle della Louis” conferma l’italo-americana Phyllis Adamo, General Manager della nuova societa’. “Nel 2007 riceveremo molte navi all’ancoraggio. Avremo nuovi clienti; compagnie come Thomson e lFred Olsen si sono dichiarate interessate. E nel 2008 festeggeremo l’approdo della prestigiosissima The World, la nave-condominio di ResidenSea.”
I 5 mila passeggeri gia’ prenotati per il 2007 diventeranno (cautelativamente) 20 mila nel 2008.
“Si tratta di un’iniziativa per certi versi speculare a quella del La Spezia Cruise Facility, dove operiamo con successo da due anni; ci sono le premesse per ripetere a Trapani gli stessi brillanti risultati” confida Eugenio Kielland (Hugo Trumpy).
“Nel nostro porto ci sono due punti di approdo per le crociere: Molo Garibaldi (210 metri di lunghezza con 8 metri di pescaggio) dove abbiamo la concessione di servizi di sbarco e imbarco, e il Molo Sanita’ in testata” spiega Gaspare Pantalone (Sanges), che rende merito al nuove ente di governo locale. “L’Autorita’ Portuale e’ utile a regolamentare e promuovere l’attivita’ di un porto la cui crescita e’ suffragata da alcuni elementi; oltre al gasdotto per la Libia, il piu’ macroscopico e’ l’America’s Cup svoltasi lo scorso autunno; senza un ente come l’AP, non si sarebbe potuta ottenere”.
Sorride compiaciuto il Presidente nominato lo scorso anno; un sagace emiliano che vive a Padova, con ampia esperienza a Roma quale dirigente al Ministero dei Lavori Pubblici e nel Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. “A Trapani sono arrivato da tempo. Mi hanno chiamato per aprire la struttura due anni e mezzo fa, diventando l’ultimo presidente nominato dal Governo Berlusconi” spiega, confutando la tesi che cinque AP in Sicilia siano troppe. “Se l’ente funziona da elemento aggregatore, ben vengano le Autorita’ Portuali! Il mio bilancio di questa parentesi iniziale? Credo di avere portato la necessaria stabilita’ e la competenza accumulata quale esaminatore di progetti infrastrutturali in tanti anni romani”.
Baroncini rimarca la capacita’ dinamica del suo porto. “Ci avevano assegnato fondi per 100 milioni di Euro, di cui l’80 per cento al porto, da spendere in opere marittime e logistiche. Ma ci hanno pure imposto tempi-capestro brevissimi; eppure ce l’abbiamo fatta in pochi mesi con ritmi di produttivita’ notevoli, grazie al fatto che agiamo in simbiosi coi privati”.
Il Presidente nutre fiducia sul comparto delle crociere. “Andremo a Miami ad illustrare i nostri progetti. Ma Trapani non e’ solo passeggeri. Si parla tanto degli assi commerciali TEN europei Palermo-Berlino e Genova-Rotterdam, ma il vero corridoio di traffico rimane Gibilterra-Suez, e li Trapani c’e’!”
Tra i progetti in pista, quello di una banchina alti fondali al secondo molo Ronciglio (– 15 metri), dove i lavori sono rimasti impantanati in pastoie burocratiche.
“Il direttore generale di RAM, Francesco Benevolo, vede bene un casello per il collegamento delle autostrade del mare. Lo possiamo realizzare presso il CNT Cantiere Navale di Trapani, in un’area da 70 mila mq. disponibile. E non dimentichiamo l’area doganale di 150 mila mq. che si usava per il gasdotto libico. La battaglia e’ cruenta, ma noi non demordiamo!” conclude Baroncini.

http://www.ship2shore.it/it/shipping/hugo-trumpy-clona-le-crociere-spezzine-a-trapani_33458.htm