Posted on 14 maggio 2015 in Senza categoria
Scalo inaugurale della Eurodam (HAL) per una stagione delle crociere ricca di soddisfazioni
Trapani – Ci sono voluti la competenza ed il coraggio messo in campo da tutti gli operatori dei servizi portuali tecnico nautici di Trapani, oltre alla bravura ed esperienza del comandante della Eurodam, l’inglese Jonathan Mercer, per evitare una cerimonia tronca – ovvero senza la protagonista del copione, la nave – all’inaugurazione della nuova piattaforma dedicata posta in testata del Molo Sanità presso la Stazione Marittima dello scalo siculo occidentale, che faciliterà l’utilizzo dei tender (due per volta) per trasbordare i passeggeri in arrivo dalle sempre più numerose navi da crociera.
Si è così risolta nel migliore dei modi, con un lieto fine, la spasmodica attesa dei giorni scorsi, quando le mutevoli e bizzose condizioni meteo-marine, unite alla dimensioni extra della nave costruita due anni fa dalla Fincantieri ed ai ridotti fondali a disposizione, avevano fatto temere il peggio: “la nave si ferma in rada, anzi dirotta su Palermo, no la manovra si può fare” recitavano i bollettini ufficiosi susseguitisi l’un l’altro, tenendo in comprensibile tensione tutta l’organizzazione della società Trapani Cruises, formata dall’agente trapanese Gaspare Panfalone (Trident Group) in tandem con gli esperti agenti marittimi e tour operator genovesi Eugenio Kielland (Hugo Trumpy) e Giovanni Costa (Trumpy Tours).
La lunghissima Eurodam (285 metri), scortata da un rimorchiatore della SOMAT, è così infine attraccata (regolarmente e nei tempi previsti) alla Banchina Garibaldi, invero separata fisicamente dalla terraferma da 4 fender Yokohama che permettono di superare la difficoltà legata ala banchina non rettilinea ed al pescaggio ridotto ai termini minimi per navi così ‘profonde’.
La prima toccata della super-nave della compagnia americana HAL(rappresentata dall’agente generale Sergio Senesi della Cemar) – che tornerà a Trapani per altre 6 volte quest’anno con due navi diverse – grande più del doppio della nave da crociera più grande mai arrivata in precedenza in questo porto, è stato dunque l’ideale prologo ad una stagione (peraltro avviata il 7 marzo e che durerà quantomeno sino al 20 novembre 2010) che si preannuncia trionfale, come ricordano gli stessi protagonisti dell’iniziativa che ha permesso di includere questa inedita destinazione nel grande circuito delle crociere mediterranee, creando un consistente business davvero dal nulla.
“Trapani Cruise nasce da una felice intuizione di Gaspare Panfalone – alla cui figlia primogenita Angela è intitolata la nuova piattaforma da 25 metri di lunghezza per 3 di larghezza ed 1 di altezza, costata circa 100mila euro, ndr – il quale, in seguito alle importanti trasformazioni urbanistiche avvenute in questa città grazie alla Coppa America del 2005, ha ravvisato gli estremi per creare le condizioni fertili all’insediamento del fenomeno delle navi da crociera” ha esordito Kielland. “Abbiamo iniziato quell’anno portando la prima nave, nel 2007 le unità ospitate sono diventate 7, lo scorso anno abbiamo fatto 25mila passeggeri per una trentina di toccate, quest’anno più che raddoppieremo il traffico con 68 toccate da parte di 26 unità diverse – comprese le destinazioni inusuali di Marettimo e Favignana, con 2 toccate ciascuno da parte di una nave da expedition cruises della National Geographic, oltre alla prima assoluta per il porticciolo di Castellammare del Golfo, ndr – e circa 70mila passeggeri, e nel 2011 puntiamo all’ambizioso obiettivo di 80 scali e 100mila passeggeri”.
Parole entusiastiche, quelle dell’agente marittimo genovese, amplificate dai rituali brevi discorsi di ringraziamento per parte delle diverse istituzioni che hanno preso parte alla festosa cerimonia, a loro volta avendo tutti contribuito al successo della missione: dal Comandante del Porto, Bernardo Aruta al Capo Pilota, Laureato Figliomeni – erede di una lunga tradizione passata dal padre Carlo e dallo zio Domenico, dal Senatore PdL Antonio D’Alì all’Assessore al Turismo del Comune, l’egadese Concetta Spataro, dal Prefetto Angelo Trotta al Presidente della Provincia, On. Mimmo Turano, sino allo stesso (emozionatissimo) Panfalone, autentico deus ex machina del porto di Trapani, non solo per le crociere, cui tiene bada l’agenzia marittima Riccardo Sanges & C., ma in pratica per tutte le attività e merceologie che afferiscono all’antica Drapenum, grazie alla costellazione di una dozzina di aziende che compongono il Trident Group, impegnato nella distribuzione di GPL e carburante (è agente Agip), nella logistica terrestre, nelle spedizioni e nel terminalismo portuale, per un fatturato annuo di circa 27 milioni di Euro.
Il marketing manager consultant di Trapani Cruises, Karina Santini – la quale vanta 15 anni di esperienza nelle crociere – ha rimarcato come nel territorio retrostante non manchino le opportunità di escursioni di vario sapore: enologico,storico, culturale, balneare, archeologico, architettonico, paesistico grazie alla pletora di siti di interesse assai stimolante quali Marsala, Motia, Erice, S. Vito Lo Capo, Segesta, Selinunte, Calatafimi, le saline, i caratteristici mulini a vento, il barocco cittadino, le cantine vinicole ecc. Un complessivo atout vincente che pone Trapani in condizione di guardare con ottimismo al futuro del cruise business, anche se ovviamente non mancano i problemi ancora da risolvere, come la capacità di predisporre un’ottimale ricettività a terra e soprattutto le lacune infrastrutturali, con la necessità improrogabile di provvedere a dragaggi per innalzare i modesti fondali all’imboccatura del porto nonché quella – resasi vistosa in questa circostanza – di rettificare e possibilmente allungare i moli della Banchina Garibaldi, in modo da poter ricevere in assoluta tranquillità nel futuro navi ancora più grandi della già notevole Eurodam.
Il prologo labronico della nave americana